La curtulidda
Debutta nel 2005 a Palermo ai Candelai, quindi all’Ex-Karcere alla rassegna “Da dentro a fuori”, a Roma per “City Hide project” e a Caltagirone (Ct) per “Panorami della contemporaneità” Premio migliore interpretazione a “Il monologo ed i suoi linguaggi” - Sinestesia Teatro - Roma nel 2004 monologo con danza testo e regia di Maria Teresa de Sanctis danzatrice e coreografa scene e costumi luci Si tratta di uno spettacolo di narrazione dove al potere evocativo della parola si associa la forza espressiva della danza. Il testo tratta di un’anima semplice che passata a miglior vita racconta la sua esistenza terrena rievocando le sue vicende sfortunate (il padre e i fratelli si oppongono alla sua unione con un uomo separato, con la sorella non va molto d’accordo, infine riesce a coronare il suo sogno d’amore ma muore in ospedale per un errore e forse all’origine delle sue sfortune c’è uno strano albero tagliato dal padre quando lei era bambina). Vi sono riferimenti a superstizioni legate ad un albero di fatture (magie ai danni di qualcuno) in un quartiere di Palermo, l’Albergheria, intrise con la cultura del tessuto sociale tipico di quel rione. La narrazione richiama con veridicità i personaggi della famiglia della protagonista (la madre, la sorella, l’innamorato, il padre, i fratelli) e inoltre sono spesso frequenti una sorta di dialoghi con l’amica del cuore, come se anche questa fosse presente sulla scena. Nei giorni 27, 28 e 29 giugno 2008 a Palermo alla Vucciria per le Città Invisibili, manifestazione ideata dal Teatro Potlach |
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