Invisibili, come le città...
Lo spettacolo debutta al Teatro Ditirammu di Palermo l'11 maggio 2012.
Muovono il mondo, le cose, non si vedono eppure ci sono ...
"Invisibili, come le città..."
libero adattamento di Maria Teresa de Sanctis
da
"Le città invisibili" di Italo Calvino
con
Maria Teresa de Sanctis
Mara Montante
Antonio Ribisi La Spina
Salvatore Sclafani
coreografie Donatella de Sanctis
musiche Fabio Rizzo
luci Guglielmo Davì
e la partecipazione di
Veronica Pecoraino
“Invisibili, come le città …”
ideazione e regia
di Maria Teresa de Sanctis
La derisione del potere e il potere fascinoso della parola: intorno a questi due elementi ruota lo spettacolo “Invisibili, come le città ...”, una rilettura de “Le città invisibili” di Italo Calvino, per la regia di Maria Teresa de Sanctis. Due donne di facili costumi, presenze costanti per tutto lo spettacolo, assistono alle conversazioni fra l’imperatore dei Tartari, inetto e privo di alcun fascino, e il giovane veneziano Marco Polo, al contrario interessante personaggio dallo sguardo acuto e profondo. L’imperatore desideroso di conoscere il proprio impero, incarica il giovane straniero di viaggiare per quel regno e riferirgli dei luoghi visitati. Agli incontri fra i due si alternano quindi le descrizioni delle città, le cui suggestive narrazioni vengono rese anche dalla danza (una ballerina è in scena) e dalla musica eseguita dal vivo. Al tutto assistono le due donne di cui dicevamo al principio, i cui commenti, ora vivaci ora inaspettatamente saggi e forieri di grandi verità, accompagnano lo spettatore per tutto lo spettacolo. Tutto il teatro diventa spazio scenico (frequenti i passaggi degli attori fra il pubblico) e il racconto si arricchisce anche di singolari immagini. Qui e lì poi assistiamo agli interventi disturbatori di un fotografo forsennato. Ma i luoghi descritti dal giovane viaggiatore, altro non sono se non luoghi dell’anima. E allora in musica, immagini, danza e parola è infine dell’animo umano e delle sue infinite manifestazioni che si racconta.
Una produzione del Gruppo Teatro Totem di Palermo.