Col gesto, col suono
Col gesto, col suono
quattro coreografie di Donatella de Sanctis
Lo spettacolo debutta per "Saldi di fine stagione - Quintessenza 2008" a Palermo
"Il sogno"
ll gioco del sogno, un amore
"Il ricordo"
Il dolore nel rimpianto
"Una storia"
La singolare forza di una storia, un coma
"Un racconto"
E oltre le parole il gesto
coreografie
Donatella de Sanctis
testi
Maria Teresa de Sanctis
musiche
Sainkho, David Darling, Native calls, Einstürzende Neubauten, Brian Eno
Quattro momenti intensi, dove il gesto gravido di emozioni diventa racconto. La suggestione del segno del corpo con tutta la sua forza drammatica, lì dove le parole non bastano e non servono. Il gioco del sogno, il fantasma del tempo nel ricordo, il dolore nel rimpianto e la singolare forza di una storia: in ognuno di essi l'aria scolpita dal gesto soffia nel cuore dello spettatore tutta la poesia del dolore nella delicatezza del movimento e nella bellezza delle musiche scelte. La danza di Donatella de Sanctis e la voce di Maria Teresa de Sanctis.
"Il sogno": vivo di attimi, vivo di luce, vivo di bui, vivo di un tempo d'amore lontano, vivo di niente.
"Il ricordo": al dolore, padrone del mondo, custode dell'univero, genio di ogni follia, generatore di ogni gioia.
"Una storia":una luce un giorno apparve e mi illuminò la coscienza. Quel corpo prigione del cuore, ma un tempo nido di vita, segnò per sempre il mio destino. La natura intemperante aggroviglia un corpo malmenato dalla pena; lungi dall'essere donna, rimane un alito avido di vita.
"Un racconto": una lettura che è suono oltre la parola, un testo che diventa gesto e nel corpo trova la sua espressione ultima.