Anime belle
Lo spettacolo ha debuttato a Palermo per Urbanzonarte nel 2001 nei saloni di Palazzo Pantelleria un omaggio alla bellezza di Palermo danzatrice e coreografa scene e costumi musiche disegno luci e fotografie Le opere utilizzate per le proiezioni sono degli artisti: Salvatore Provino, Willy Martinez, Moku, Franco Russo, Toti Audino, Antonino G. Perricone, Gigi Martorelli, Filippo Scimeca
Nelle rievocazioni sono tanti gli aspetti della vita di una Palermo che fu, che qui riecheggiano: i ricchi commerci dei mercanti (e fra questi i genovesi) delle botteghe che affollavano piazza del Garraffello, le ribellioni alla sovranità degli spagnoli per fronteggiare le quali venne costruito il famoso Castellamare, le vicende della povera gente in balia e di eventi superiori (epidemie, rapimenti di pirati, ecc) e di continui soprusi da parte dei potenti, ingiustizie che talvolta conducevano gli sfortunati alla forca di piazza Marina. E se da un lato a dominare la scena è lo sconforto per queste tristi esistenze (e il personaggio della Maschera da tale sconforto vorrebbe liberarsi sin dall'inizio dello spettacolo), dall’altro ciò che poi prevale (e portavoce di ciò è una dama ormai vecchia ma un tempo di seducente bellezza, la città di Palermo così personificata) è l’esortazione al rispetto e alla tutela dei luoghi quali preziosi custodi e testimoni del passato, inestimabile tesoro per la vita di una città che solo nutrendosi della propria storia può arricchirsi. Intento della regia è quello di rendere il più possibile dinamici i confini dello spazio scenico, qualunque sia il luogo teatrale, e questo grazie anche alle fantasiose diaproiezioni durante lo spettacolo. Quattro attori in scena e una danzatrice danno vita ai personaggi della pièce mentre la musica costituisce l'elemento aggregante del racconto teatrale, disegnando la scena. |
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