Per "Il suono e le parole - III edizione"

a Palermo
il 25 gennaio alle ore 21
presso "I Candelai"  via Candelai, 65

“Per non dimenticare, anticipando la giornata della memoria”

Proiezione dei documentari

"Dallo zolfo al carbone"
il viaggio di tanti siciliani nell’inferno delle miniere
di Luca Vullo

"Immaginari di confine"
pratiche ed immaginari dal confine orientale dell’Unione
di Giorgia Serughetti, Andrea Kunkl e Giuseppe Fanizza
introduce Giorgia Serughetti


Spettacolo 
"Un segno del tempo chiamato memoria"
di  Maria Teresa de Sanctis
con Maria Teresa de Sanctis, Letizia Porcaro, Mara Montante e Maria Stella Lo Bianco

Un appuntamento con la memoria per non dimenticare, per imparare dal passato
per riflettere sul nostro presente, per migliorare il nostro futuro ...

“Dallo zolfo al carbone”
prezioso documentario del siciliano Luca Vullo
(già vincitore nel 2009 del Lampedusainfestival, Festival delle migrazioni e del recupero della storia orale “L’incontro con l’Altro”), un partecipato racconto sul viaggio dei tanti italiani che negli anni 50-60
dalle miniere della loro terra passarono a quelle del Belgio
(lì la tragedia di Marcinelle, su 262 morti 136 furono Italiani) 

Sempre dal festival di Lampedusa
"Immaginari di confine", pratiche ed immaginari dal confine orientale dell’Unione,
di Giorgia Serughetti, Andrea Kunkl e Giuseppe Fanizza,
tre città di confine (Lampedusa, Lesbo e Ceuta, città spagnola in Marocco sullo stretto di Gibilterra)
meta di tanti sfortunati dell’oggi con una sola colpa, non essere nati nella fortezza Europa
il documentario sarà presentato dalla milanese Giorgia Serughetti, una degli autori. 

Quindi un nuovo allestimento dello spettacolo
“Un segno del tempo chiamato memoria”
scritto e diretto da Maria Teresa de Sanctis
(interprete con Letizia Porcaro, Mara Montante e Maria Stella Lo Bianco)
una riflessione su Peppino Impastato e Aldo Moro, qui accomunati dall’essere morti due volte, la prima per la morte fisica, la seconda per la delusione provata.