Da un paese lontano
teatralizzazione e drammatizzazione di una storia che narri delle avventure di un viandante che arriva in un luogo sconosciuto abitato da popolazioni mai viste
lavoro di attivita' teatrale per ragazzi dai 10 ai 13 anni
numero massimo partecipanti 16
conduttrice
Maria Teresa de Sanctis con assistente
durata
da 36 a 48 ore articolate in due incontri settimanali di due ore ciascuno
contenuti
Il lavoro risulta essere cosi' articolato: in una prima fase si presenta ai ragazzi cio' che si vuole realizzare e cioe' la rappresentazione di una storia che narri delle avventure di un viandante che arriva in un luogo sconosciuto abitato da popolazioni mai viste.
I ragazzi si divideranno in piu' gruppi dove ogni gruppo rappresenti la comunita' nella quale arriva un viandante forestiero e dalla quale un viaggiatore e' partito. Saranno i ragazzi a stabilire le specifiche peculiarita' per ciascun gruppo (caratteristiche relative alla fisicita', alla vocalita', alla sonorizzazione di qualcosa, con riferimenti reali o no, non importa) e sempre loro ad inventare ogni storia la cui trama pero' avra' questi limiti da tener presenti:
1) si dovra' partire dalla assoluta incomunicabilita' per arrivare alla comunicazione ( sia verbale che altro) vera; 2) dovranno esserci un evento positivo, uno negativo e almeno una scena in un luogo all'aperto (in un nucleo abitato o in campagna) e almeno una scena in un luogo chiuso (lo stesso che si tratti di una sala di un palazzo o in un appartamento o in una grotta). Sara' compito delle operatrici dare organicita' alle idee dei ragazzi per drammatizzare le storie, evidenziando nella definizione dei dialoghi il rispetto della logica di appartenenza a quel dato gruppo e la coerenza nei comportamenti dei personaggi col carattere loro attribuito, sviluppando le capacita' di analisi e di osservazione nella scelta degli elementi caratterizzanti luoghi e situazioni. I personaggi da interpretare sono: il narratore, il viandante, un giovane, un vecchio, il capo della comunita' e un personaggio da scegliere liberamente. Dopo avere elaborato i testi secondo una drammatizzazione essenziale nella struttura semplice ed efficace dei dialoghi e delle situazioni, si passa ad una seconda fase che prevede la teatralizzazione di questi testi. Si fara'ricorso alla gestualita' e all'espressione corporea sollecitando la creativita' e l'inventiva dei ragazzi, per valorizzare e far risaltare il linguaggio del corpo, mentre una ricerca il piu' possibile fantasiosa di vocalita' (giocando con il carattere e il colore dei singoli suoni, delle parole, sonorizzando e dando corpo e significato anche ai semplici rumori quotidiani) insieme ad un uso variegato della voce, dal canto alle voci contraffatte, ne evidenziera' le svariate possibilita' espressive. Per quel che riguarda le scene ed i costumi, si utilizzera' il piu' possibile del materiale elementare (carta crespata, cartoncini, nastro adesivo colorato) cercando di riportare anche sul piano estetico-visivo la caratterizzazione scelta dai vari gruppi e per ciascun personaggio.
Finalita' del lavoro: il lavoro si propone di consolidare e affinare gli schemi motori statici e dinamici indispensabili per il controllo del corpo; di collegare la motricita' all'acquisizione di abilita' riguardanti la comunicazione gestuale e mimica per il miglioramento della sensibilita' espressiva; di sollecitare la comunicazione valorizzando le risorse individuali di ognuno; di evidenziare il concetto di relazione.
Obiettivi: gli obiettivi che il lavoro intende perseguire afferiscono alle seguenti dimensioni della personalita':
- morfologiche-funzionali per quel che riguarda le capacita' espressive;
- logico-linguistiche nella costruzione della struttura delle storie;
- sociali nel rivelare il proprio vissuto.
Tali obiettivi permetteranno di trarre informazioni sulla capacita' dei ragazzini di relazionarsi col mondo esterno e potranno liberarli catarticamente dei loro vissuti emozionali interni. Infatti dalle storie, (essendo implicito lo sviluppo di temi quali il disagio, la comunicazione, l'accoglienza, l'appartenenza e la non appartenenza ad un gruppo, la diversita') si potra' leggere quanto e come nella famiglia e nei contesti
sociali di appartenenza questi concetti vengano esperiti dai ragazzini.
Metodologia: l'attivita' teatrale che il lavoro intende svolgere sara' praticata in forma variata, polivalente e partecipata al fine di essere funzionale e influire positivamente su tutte le dimensioni delle personalita' dei ragazzini. Ogni pratica sara' volta a tirar fuori dai
ragazzini il piu' possibile, dando ad ognuno il proprio spazio e altresi' autorevolezza al proprio ruolo, una volta individuato e costruito.
Strategie e tecniche: ci si avvarra' soprattutto di tecniche di stimolo e sollecitazione all'espressione sia linguistica che corporea, mettendo in stretta correlazione il comportamento psicologico col comportamento del corpo (gesto), evidenziando l'imprescindibilita' della chiarezza, in termini di efficacia espressiva, dalla determinazione, intesa quale pulizia di espressione. A tale scopo si utilizzeranno esercizi sulla
comunicazione non verbale e sulla trasmissione di messaggi col corpo e colla voce.
Fasi di realizzazione: 1) una prima fase di presentazione e illustrazione delle attivita', introducendo le caratterizzazioni per la definizione dei diversi gruppi, le assegnazioni dei personaggi da interpretare e le condizioni da rispettare elaborando ogni storia; per questa fase si prevede di impiegare 6 ore circa;
2) una fase di elaborazione dei testi e loro drammatizzazione (semplice ed essenziale nella struttura dei dialoghi); per questa fase si prevede di impiegare altre 6 / 8 ore;
3) una teatralizzazione dei testi attraverso la gestualita' e la vocalita' con un uso anche divertito, inusuale e vario della voce; serviranno per questa fase dalle 14 alle 18 ore;
4) la preparazione di semplici costumi e altro essenziale ed eventuale oggetto scenico; per questa fase occorreranno massimo 4 ore.
5) questa ultima fase dedicata alla messa in scena delle varie storie risultanti e al confronto e al commento sulle stesse da parte dei ragazzini. Per questa fase si utilizzeranno le ore rimanenti.
Resta inteso che i tempi previsti sono indicativi e sara' compito delle
operatrici riuscire ad effettuare tutte le fasi del lavoro.
Metodo di verifica dei risultati conseguiti: al fine di assicurare una effettiva valutazione sia dei punti di partenza e di arrivo, sia delle difficolta' incontrate e degli interventi espressivi attuati, verranno raccolte informazioni relative allo sviluppo dell'espressione mimico- gestuale e linguistica. L'efficacia e l'efficienza riscontrate alla fine della teatralizzazione delle storie, costituiranno metodo oggettivo di verifica dei risultati ottenuti.